Vacanze: mission impossible

Avete presente l’ebbrezza che si prova quando mancano pochi giorni alle tanto agognate vacanze?
Quando la casa è un viavai di zaini, primi abbozzi di bagaglio, Lonely Planet sparse sul tavolino del salotto e vi sembra di poter contare alla rovescia ogni secondo che vi separa dalla partenza?

Ecco, per una musicista questo delizioso minuetto di disordine ed euforia è condito da un ulteriore pensiero che attraversa la  mente ogni volta che lo sguardo incrocia il cellulare: “Ti prego, non suonare!”.
Proprio così, se per il resto dell’anno il musicista vive nella speranza di ricevere la chiamata della vita, quando si tratta delle vacanze si spera sempre di non essere chiamati alla vigilia della partenza, o magari quando si è spaparanzati su una spiaggia, con la testa anni luce lontana dalle dinamiche lavorative.

E proprio mentre ero intenta a pensare al possibile itinerario per la nostra vacanza-massacro dal titolo TUTTA LA TOSCANA IN VESPA, il maledetto telefono squilla. E’ un numero che non conosco. Mhm.
Rispondo:

“Pronto?”
“Prof.ssa Siragna?”
“Sì”, con un filo di voce.

Per farla breve, si tratta di un giorno di lavoro per una cifra irrisoria, in una data che cade esattamente in mezzo alla vacanza. Con un’orchestra con cui non ho mai lavorato, quindi contatto nuovo=nuove possibilità per il futuro…bla bla… se dici di no non ti chiamano più…bla bla…
Dopo una rapida consultazione con il maritino, accetto…ACCETTO!
Il che significa che a metà della nostra peregrinazione fra Chianti e mare, torneremo indietro in treno, giusto in tempo per fare prova e concerto, e ripartiremo in treno la notte stessa!
Il tutto senza chiederci cosa ne faremo di:

Vespa
Sacchi a pelo
Stuoini
Tenda
Zaini

e il tutto costringendo i miei e portarmi direttamente lo strumento sul luogo del concerto, dove arriverò reduce da 5 giorni di campeggio, i capelli aggrovigliati dalla salsedine, i vestiti ormai logori e certamente disfatta dalla stanchezza.
Bene.
Quando si dice “Le vacanze servono per staccare un po’”…

Se mio marito non fosse un Santo, a quest’ora avremmo già divorziato…

Comunque, se c’è una cosa che ho imparato, è che non bisogna mai e poi mai andare in vacanza in posti che distino meno di 700 Km da casa o da possibili luoghi di lavoro, almeno non ci si fa tentare da folli propositi suicidi, come quello di inframmezzare la vacanza con il lavoro…

E per essere proprio sicuri, meglio mete in cui neanche la Ryanair sia ancora arrivata…
Buone vacanze (almeno voi!)

Comments
  1. Gemma | Rispondi
  2. JESS | Rispondi
  3. Paola Siragna | Rispondi

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