Coppie miste: Istruzioni per l’uso!


La prima domanda che un fidanzato di una musicista si sente fare quando lei lo presenta ad amici e colleghi è: “Suoni anche tu?”. O, più, spesso, “Che strumento suoni?”, in tal caso dando già per scontato che i musicisti si accoppino sempre fra simili.
Invece esistono sparute minoranze di “coppie miste”, formate cioè da un/una musicista e da un “babbano”, per dirla alla Harry Potter, ossia un profano del mondo musicale.
Queste coppie, a mio avviso, o si separano entro breve tempo, oppure sono destinate a durare per sempre. Come le tartarughe: o muoiono nei primi anni di vita, o te le porti appresso fino alla morte (la tua, ovviamente).
L’integrazione fra due modelli antropologicamente diversi come i musicisti e i non musicisti può essere estremamente difficoltosa, un po’ per i pregiudizi che entrambe le parti nutrono nei confronti dell’altro, così diverso da sè, e un po’ per le oggettive differenze fra due modi di vivere e di lavorare che stanno letteralmente agli antipodi.
Mi spiego. Un impiegato statale, o di un’azienda privata, ha un orario più o meno fisso, ferie, stipendio, week end liberi e malattia. In altre parole: DIRITTI.
Un musicista libero professionista (ovviamente per i dipendenti delle orchestre pubbliche la situazione è diversa) non sa al mattino cosa farà alla sera! Ma non sto scherzando! A me è capitato più volte di essere chiamata al pomeriggio per un concerto della sera stessa a un centinaio di kilometri di distanza.
Una volta, persino, stavo per partire per le vacanze invernali quando suonò il telefono:

-Pronto?
-Parlo con la Prof.ssa S.?
-Sì
-Ci sarebbero da registrare delle musiche di scena per il Teatro Stabile
-Che bello! Quando?
-Adesso, siamo già in studio. Il violoncellista si è ammalato e ci ha lasciato all’ultimo momento.
-…

La cosa che più mi ha sconvolto è che una volta comunicato il piccolo cambio di programma al mio fidanzato, che per inciso stava già caricando le valigie in macchina, lui non ha dato il minimo cenno di stupore! E’ stato in quel momento che:

1)Ho capito che era l’uomo della mia vita
2)Mi son chiesta che razza di vita gli faccio fare, se neanche una cosa del genere lo stupisce più ormai!

Ma certi risultati si ottengono solo con grandi sacrifici. Bisogna lavorarci su, se non si vuole far fuggire tutti gli spasimanti.

Dunque, sei un ragazzo e ti sei innamorato di una musicista? Ecco poche, semplici regole:

1) Non programmare mai le vacanze con ampio anticipo. 99 su 100 le dovrai rimandare o disdire perchè alla tua lei sarà capitata l’occasione della vita (o più probabilmente l’unica occasione da mesi, per cui non può rinunciare)
2) Non chiederle mai “cosa fai oggi?”. Primo perchè suonerebbe come una presa in giro e secondo perchè con ogni probabilità non lo sa neanche lei!
3) Tieni un’agenda su cui annoti tutti i suoi impegni. Far finta di ricordarsi i suoi spostamenti la farà sentire importante.
4) Non stupirti. Mai. Di niente. Con una musicista tutto è possibile.

I risultati? Io e il mio fidanzato ci siamo sposati 2 mesi fa.

ps: ovviamente durante i giorni del viaggio di nozze mi avrebbero chiamato per un importante concerto, ma mi son vista costretta a rinunciare…ma solo perchè l’aereo atterrava a Milano, sennò ce l’avrei anche fatta…

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