Il mio 2015 letterario: un anno di parole e progetti…
Ultimi giorni di dicembre…tempo di bilanci e buoni propositi.
Non sono mai stata brava in questo genere di cose, di solito a fine anno provo a guardarmi indietro ma le immagini che mi restano dell’anno trascorso sono confuse e scarne, una manciata di ricordi lavorativi e vacanzieri in cui annaspo per trovare qualcosa che meriti davvero di essere ricordato. Il tutto condito da improbabili buoni propositi che vanno dalla dieta, al mio canale Youtube troppo trascurato ed altri orpelli…
Quest’anno è stato diverso. Se devo identificare il mio 2015 con un’immagine non posso fare a meno di vedere me stessa china sulla testiera del computer intenta a mettere ordine nelle mie idee, facendo la cosa che mi è sempre risultata più naturale, dall’età di sei anni ad oggi: scrivere.
Nel 2015 ho scritto, tanto, di argomenti diversi, per finalità variegate.
Esattamente un anno fa ero reduce dalla pubblicazione di “Musica e musicisti nella storia. Il Novecento” (Ledizioni, 2014), il primo dei tre volumi curati da Roberto Iovino, in cui raccontavo la storia della popular music, avevo inoltre appena consegnato le prime bozze de “La filosofia dei Queen” (Mimesis, 2015) e rivedevo l’impaginazione di “Allegro…ma non troppo!” (Lulu, 2015), il mio primo libro in self-publishing. Nel corso dell’anno ci sono stati altri due volumi con il mio nome fra gli autori, ho raccontato la musica nell’antica Grecia in “Musica e musicisti nella storia. Dall’antichità al primo Barocco” (Ledizioni, 2015) e ho visitato il cantiere del Teatro Sociale di Camogli, di cui ripercorro la storia nell’appena uscito “Teatri storici di Liguria. Un viaggio fra palcoscenici storici e naturali” (Sagep, 2015).
Riguardo questi libri uno vicino all’altro e non nascondo una certa soddisfazione. Posso dire di avere intrapreso, quest’anno, un percorso che avevo pianificato da anni ma non ero mai riuscita ad iniziare. Certo, in alcuni casi la mia proverbiale pigrizia ha necessitato di qualcuno che mi desse delle scadenze, dei tempi da rispettare, in modo da obbligare le idee a mettersi ordinatamente in fila prima di poter prendere corpo sulla pagina. Tuttavia posso dire di aver trovato un mio “modus operandi” nella redazione di testi, nella ricerca, nella correzione di bozze.
Sento di aver dato spazio alla parte di me che per molti, troppi anni è rimasta sopita in attesa di stimoli.
Difficile fare bilanci veri e propri quando ancora si attendono i resoconti delle vendite, ma sento di aver tracciato una via che non voglio più abbandonare…ed iniziare il nuovo anno con altri tre progetti che vedranno la luce entro la fine del 2016 rende il tutto ancora più eccitante!
Anno nuovo, computer nuovo, parole nuove in arrivo!
Buon 2016!