“Sonate di terra e di mare” di Giovanni Sollima. Quando il violoncello varca i confini…
Come ben sa chi mi segue tramite blog, youtube, libri o altro, detesto etichettare la musica e gli artisti.
C’è talmente tanta bellezza nel mondo dell’arte e della musica in particolare, che talvolta è davvero riduttivo e frustrante definire alcune espressioni artistiche entro confini predefiniti.
Così capita di sentire un album che potenzialmente potrebbe essere qualcosa di classico e scorgervi all’interno scorci pop, rock, new age e molto altro.
Ascoltando Sonate di terra e di mare, l’ultimo album di Giovanni Sollima uscito lo scorso 26 settembre, si viene trasportati “altrove”, attraverso sonorità che di definito hanno ben poco.
Il violoncello di Sollima qui trascende l’idea stessa di “genere”, perchè il suono è sì quello dello strumento “più simile alla voce dell’uomo”, come spesso si sente dire, celebrato da Bach, Beethoven, Dvorak e molti altri grandi compositori, ma rielaborato, trasformato, manipolato attraverso la sapiente abilità di un musicista a cui i “confini di genere” sono sempre stati stretti.
L’album vuole essere un omaggio alla Sicilia, la terra del violoncellista, in un’opera “indie-classical” dal gusto di salsedine che mescola il suono avvolgente del violoncello con sonorità elettroniche, non meno profonde e suggestive.
C’è molto del background classico di Sollima in Sonata Cangiante, Minotauro o nelle Variationes super Ave Maris Stella, nelle quali notiamo anche un retrogusto quasi medievale, il tutto mescolato sapientemente con l’elettronica (Ottavia) e armonie quasi orientaleggianti.
“Una barca che toccava la terraferma con qualcosa di nuovo ogni volta” – così Sollima descrive Sonate di terra e di mare, primo album del “nuovo corso” di Almendra Music, realtà discografica palermitana, dopo tre anni di attività che nasce nel 2006 dalla collaborazione di Sollima con un gruppo di amici compositori palermitani: Giacomo Cuticchio, Pietro Bonanno, Marcello Bonanno, Giovanni Giannone, Gianluca Cangemi.
Un progetto ambizioso che unisce musica e arti figurative. L’architetto e digital artist Francesco Ferla firma infatti le immagini appositamente realizzate per l’album.
Di Sollima si ricorda anche l’orchestra dei 100 violoncelli, realizzata insieme al collega Enrico Melozzi, ulteriore conferma della suo estro creativo unito a quello divulgativo della musica.
Info e qualche assaggio al sito
https://almendramusic.bandcamp.com/album/sonate-di-terra-e-di-mare