Pensieri di fine estate…
Volge al termine questa estate strana. E, dopo molti mesi di assenza su queste pagine, sento la necessità di dire qualcosa.
Che estate abbiamo passato? Un’estate fatta di sole, di illusioni di libertà, di tormentoni.
E proprio questi tormentoni mi hanno indotta a pensare. Perché sì, non sarebbe stato possibile quest’anno portare al successo una canzone spensierata, facendo finta di nulla.
Vorrei, ma non posto.
E così Alessandra Amoroso ci induce a sognare di fare “tutto quello che non si poteva”, dimenticando che in realtà non si potrebbe fare nemmeno ora.
J-Ax fa il nostalgico e mette da parte la sua misantropia, ricordandoci, con un gioco di parole, che la vita è fatta ” di istanti, ma uniti”.
E nel ballare, in spiaggia o in piscina, fingiamo allegria, ma l’amarezza rimane. Quella di vivere in una realtà distopica che nemmeno Bradbury avrebbe potuto immaginare.
Perché condividi un sorso di birra dal bicchiere di un amico e rischi il contagio.
Ci siamo abituati a tutto, anche a scegliere mascherine in tinta col costume da bagno, ma dentro siamo cambiati.
Non siamo quelli di un’estate fa. Forse non lo saremo mai più.
Siamo persone che la mascherina l’hanno messa anche sugli occhi, per legittima difesa. E non vogliamo vedere ciò che non ci piace.
Della serie “non toccateci l’estate”.
Intanto, fra pochi giorni inizierà una scuola incerta. Con alle spalle un’estate che cercheremo di dimenticare in fretta.